PIAZZA BELGIOIOSO
Piazza Belgioioso è una delle più eleganti di Milano, poiché vi si affacciano raffinati palazzi dall'architettura neoclassica tra cui proprio Palazzo Belgioioso edificato per il principe Alberico XII di Belgioioso d'Este, ad opera dell'architetto Giuseppe Piermarini, autore anche del teatro alla Scala. I lavori iniziarono nel 1772e terminarono nel 1787, all'epoca il Piermarini era responsabile della riconversione urbanistica della città. Per Palazzo Belgioioso si ispirò al modello di Luigi Vanvitelli della Reggia di Caserta, rielaborandolo e semplificandolo
piazza Belgioioso: a sinistra Palazzo
Besana, di fronte Casa Manzoni, destra Palazzo Belgioioso
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entrando da via Case Rotte |
Il Piermarini, che era anche architetto di corte, si occupò della realizzazione del progetto partendo proprio dalle facciate, simmetriche e scandite ciascuna dalla presenza di venticinque finestre e tre portoni d'ingresso. Il fabbricato si svolge attorno ad un cortile centrale e ad altri minori di servizio ai lati. Nel cortile maggiore corrono due ali di porticato ad archi su colonne doriche di granito; sopra le arcate si trovano finestre a cimasa piana riccamente decorata nel fregio con corone, aquile, palme e festoni. Dalla testata destra del portico si accede al grandioso scalone a due rampe, con parapetto e balaustre e grandi vasi decorativi avente le parenti scompartite da lesene ioniche.
Al piano nobile, in parte adibito oggi ad uffici, si apre una serie di sale riccamente decorate dagli stucchi dorati di Giocondo Albertolli e dagli affreschi di Martin Knoller
[1]. Nel fondo del cortile d'onore, sull'asse dell'androne, per un criptoportico in tre campi, si passa a un piccolo giardino.
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entrando da piazza Meda |
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PALAZZO BELGIOIOSO |
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cortile interno |
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particolare della facciata |
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stemma |
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particolare |
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Portale del cortile |
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cortile interno |
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giardino che arriva in via Bigli |
Vediamo, ora qualche sala
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un locale (da affittare) |
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studi di avvocati |
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Scalone che porta al piano nobile |
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Nuovi affreschi |
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affreschi |
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Locali commerciali |
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altro locale |
Al piano nobile, in parte adibito oggi ad uffici, si apre una serie di sale riccamente decorate dagli stucchi dorati di Giocondo Albertolli e dagli affreschi di Martin Knoller
[1]. Nel fondo del cortile d'onore, sull'asse dell'androne, per un criptoportico in tre campi, si passa a un piccolo giardino.
Nel portico verso l'omonima piazza, sulla testata a sinistra dell'ingresso si erge una scala secondaria continuata fino al secondo piano con un parapetto di ferro lavorato in stile di transizione fra il barocco fiorito e il
neoclassico. L'architetto
Simone Cantoni intervenne, realizzando la
cappella del Palazzo nel
1787.
Di particolare importanza vanno notati gli eleganti
bassorilievi dei riquadri tra i due ordini di
finestre nella zona superiore dell'
edificio. La
facciata è poi caratterizzata da un
ordine inferiore a
bugnato sul quale si impostano i due ordini superiori.
Nel 1991 sono terminati i lavori di ripulitura della facciata, che hanno riportato l'edificio agli antichi splendori
[1].
All'interno di palazzo Belgioioso, al numero 2 dell'omonima piazza, si trova il più antico ristorante di Milano, il Boeucc, la cui storia inizia nel lontano 1696. Quando nel 1848 il Boeucc era solamente una bottega di vini, complice l'oste-patriota, le Cinque Giornate di Milano partirono anche da qui, poiché venivano ospitati i carbonari che organizzavano la riscossa contro Radetzky. E questo non è che uno degli episodi legati alla lunga e fortunata storia di questo locale, che dopo la trasformazione in ristorante ha ospitato personaggi del calibro di Toscanini, Bernstein e Horowitz.
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sala ristorante |
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Palazzo Besana |
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Palazzo Besana |
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sala conferenze |
L'edificio instile neoclassico domina insieme a Palazzo Belgioioso l'omonima piazza e
si presenta con un corpo centrale sporgente formato da un ordine di otto colonne ioniche. Il fronte è caratterizzato da elementi architettonici sobri ed eleganti che rimandano agli edifici rinascimentali.
Il Palazzo divenne proprietà della famiglia Viscontini e successivammente dei Besana di cui porta ancora il nome
Dal 1900 in poi l'edificio assunse diverse destinazioni d'uso: dapprima fu sede della Federazione dei Fasci e successivamente dell'Associazione dei commercanti.
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palazzo Besana all'epoca dei Fasci |
Ora è la sede del Gruppo Bancario San Paolo
Palazzo Manzoni
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Casa Manzoni |
In fondo alla piazza Belgioioso
si staglia la casa rosso terracotta dove Alessandro Manzoni (1785-1873) visse per oltre sessant'anni e vi morì. E' un ambiente signorile ma di grande semplicità, che offriva allo scrittore spazi comodi, un ampio giardino nascosto, la vicinanza degli amici e dei parenti più cari, ricompensa del distacco dalla casa paterna, legata ai ricordi dell'infanzia e della giovinezza. Oggi è sede del museo Manzoni, dove sono stati ricostruiti alcuni degli ambienti in cui si muoveva il romanziere, dallo studio alla camera da letto
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interno casa Manzoni |
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interno della casa Manzoni |
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interno casa Manzoni |
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interno casa Manzoni |
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cortile interno casa Manzoni |
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giardino interno di casa Manzoni |
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interno casa Manzoni |
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dimora casa Manzoni |
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interno casa Manzoni |
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cortile interno casa Manzoni |
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particolare Portone |
si ricorda anche un antico monumento, sito in via Moriggi
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Palazzo Belgioioso
monumento storico
Da casa Manzoni, sita all'angolo di via Morone si arriva al Museo POLDI PEZZOLI |
Fa parte del circuito delle "
Case Museo di Milano" ed espone opere di numerosi artisti, fra i quali:
Perugino,
Piero della Francesca,
Sandro Botticelli,
Antonio Pollaiolo,
Giovanni Bellini,
Michelangelo Buonarroti,
Pinturicchio,
Filippo Lippi,
Andrea Mantegna,
Jacopo Palma il Vecchio,
Francesco Hayez,
Giovanni Battista Tiepolo,
Jusepe de Ribera,
Canaletto,
Lucas Cranach il Vecchio,
Luca Giordano
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Museo Poldi Pezzoli |
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entrata casa museo Poldi Pezzoli |
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Sala del Collezionista e sala del 700 veneto, la terrazza del Pollaiolo si affaccia su un piccolo giardino del Poldi Pezzoli |
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scalone antico |
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scalone |
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collezione orologi |
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armeria |
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Aggiungi didascalia |
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sala nera |
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illuminazione |
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particolare sala nera |
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sala dei vetri antichi di murano |
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sala nera |
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porta in noce intagliata nella sala nera |
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sala nera 2 |
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studiolo dantesco |
La collezione raccolta dal nob.Gian Giacomo Poldi Pezzoli e legata poi alla città, suggestivamente distribuita in 15 sale, comprende pregevoli dipinti e oggetti d'arte varia: oreficerie, smalti, vetri, porcellane, bronzi, mobili, stoffe (2 tappeti persiani del sec, XVI) armi e armature antiche, medioevali e del Risorgimento. Fra i dipinti sono alcuni capolavori: ritratto di donna di A.Pollaiolo; Madonna del Botticelli; S.Tommaso di Piero della Francesca; Madonna col Bambino del Mantegna; Madonna del Foppa; Veduta della Laguna del Guardi; inoltre notevoli opere di scuola veneta (Crivelli, Bellini, Lotto, Tiepolo) e di scuola lombarda (Bergognone, Luini, Boltraffio, Cesare da Sesto)
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